Intervista a Jacopo Neri
Quando nasce la passione per il mondo della regia?
Io ho cominciato come attore da bambino, insieme ai membri di una compagnia con cui sono andato in scena per qualche anno, e se c’è una cosa che mi è rimasta degli esordi è la curiosità: voler conoscere ogni segreto, ogni risorsa, ogni possibilità espressiva del mio mestiere. Da qui la spinta verso la scrittura e la regia, a cui mi sono avvicinato da adolescente, e che porto avanti in parallelo tra cinema e teatro.
Ci potresti raccontare come è nato il film, a partire dal titolo “Tempo Libero”?
In realtà il titolo è stata una delle ultime cose stabilite. Il cortometraggio nasce molto tempo fa nella mente di Zoe Valentini, che conosco fin dal liceo, e che una sera non meglio specificata dell’ultimo anno di scuola mi parlò della sua idea: una ragazza gira per Roma con del sangue addosso, e nessuno (o quasi) ci fa caso.
Da lì la questione è rimasta in sospeso finché non abbiamo cominciato a collaborare con Redroom, la casa di produzione indipendente romana che nel 2018 si è interessata al progetto. Io e Zoe abbiamo scritto la sceneggiatura, e nel corso del lavoro è emersa la cornice del tempo libero: questa quotidianità assente e straniata in cui i personaggi del cortometraggio sono immersi e a cui la protagonista, in un modo o nell’altro, tenta di ribellarsi.
Perché la scelta del sangue?
A livello di immaginario il sangue rappresenta molte cose: la morte, sì, ma anche la nascita e la crescita. In generale direi il cambiamento. Quello che, un giorno come gli altri, vive la protagonista del cortometraggio; quello che tenta di mostrare ai suoi cari e che loro rimuovono, non volendo o non potendolo gestire; quello che un completo sconosciuto, alla fine, riuscirà a comprendere.
Come potresti definire il tuo film?
Cito un mio collega, che ironicamente ha definito il cortometraggio “estivo”, in riferimento proprio all’atmosfera ferma, paludata che permea la vicenda. Mi è sembrata un’ottima definizione.
Quali sono i progetti futuri?
Per quanto riguarda il cinema, in queste settimane sto preparando un nuovo cortometraggio in collaborazione con Redroom; stavolta si tratta di un progetto ispirato a un mito greco famoso ma relativamente poco percorso. Scaramanticamente, per adesso, non diciamo di più!